Erbe della felicità
I cosiddetti “metereopatici” lo sanno bene: le stagioni invernali, con la loro poca luce e l’aria umida e fredda, possono causare continui sbalzi di umore e disturbi psicofisici.
Contro tali disturbi, che non necessitano cure farmacologiche o psichiatriche, si può ricorrere all’aiuto delle erbe mediche, le quali sono capaci, almeno in parte, di restituire benessere e serenità .
- Per allontanare la tristezza ed un umore più che nero, si dovrebbero assumere 20 gocce, tre volte al dì, di iperico, una pianta infestante dai fiori color giallo acceso. Ottimi sono anche gli infusi di arancio amaro o di gelsomino che, con le loro meravigliose proprietà odorose, stimolano l’ottimismo.
- Se, invece, oltre agli sbalzi d’umore, siamo vittime di una cronica stanchezza psicofisica, accompagnata da una diminuzione della libido, si può ricorrere all’eleuterococco, un arbusto dall’origine asiatica, capace di agire sul sistema immunitario, endocrino e nervoso, aumentando, dunque, la capacità dell’organismo ad adattarsi allo stress. Una buona alternativa può venir dalla rodiola (50 gocce al mattino), dal ginseng e dall’agnocasto, particolarmente indicato anche in menopausa.
- Contro l’agitazione ed il nervosismo, invece, ci si può far aiutare dal biancospino e dal tiglio (40 gocce mattino e sera) , dalla melissa (una tisana tre volte al dì), dalla passiflora (30 gocce pomeriggio e sera), dall’escolzia e, ovviamente, dalla valeriana e dalla camomilla.
E’ importante sottolineare che, qualora stress, tristezza e agitazione, dovessero acuirsi, influendo negativamente sullo svolgimento della propria vita, ci si dovrebbe immediatamente rivolgere ad un medico o, magari, partecipare a delle sedute di psicoterapia, per imparare a gestire pensieri ed emozioni.