Talento e talentuosità
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‎”Una volta che individui il tuo talento, non ti lascia più. Ed è solo da quel momento che divieni artefice della tua vita.”
Ognuno di noi ha un talento. Pochi lo sanno, molti ne dubitano. Eppure è così. E quando parlo di talento non mi riferisco al saper cantare, ballare o recitare. Il significante “Talento”, infatti, deriva dalla parola latina “talentum”, la quale vuol dire null’altro che “bilancia”. Una bilancia appunto, una bilancia attraverso la quale misuriamo, pesiamo, il valore di noi stessi, in quanto individui dotati di una tutta nostra e peculiare inclinazione naturale, che fa si che ognuno di noi differisca dall’altro.
Ovviamente, scoprire quale sia questa inclinazione naturale è tutt’altro che semplice. Troppo spesso, infatti, le situazioni della vita, tanto mutevoli quanto imprevedibili, ci impongono di prendere decisioni a discapito della nostra “energia creativa”, distogliendoci da quello “che ci piace” ed indirizzandoci sempre più verso ciò che “si deve”.
Ma scoprire il proprio talento, non può voler dir per forza farne una professione. In quanto molteplici, infatti, i talenti individuali possono tramutarsi in hobbies, curiosità , studi di interesse..insomma in piccoli o grandi gesti capaci di darci quel tanto di autostima e di interesse ritrovato, necessario ad una vita che sia degna di esser vissuta.
Un modo senza dubbio efficace, per capire ciò a cui siamo portati è il cercare di perdersi in una libreria, una di quelle ricche di volumi di ogni genere, e vedere verso quali tipologie di libri siamo indirizzati; oppure pensare a ciò che ci rende fieri di noi stessi o, ancor più semplicemente, riflettere su che cosa, al pari dell’amore, ci fa venire le cosiddette “farfalle nello stomaco”.