Amor che nella mente mi ragiona
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Una delusione d’amore è capace di ridurre il cuore in frantumi, spegnendo in colui che la ha subito ogni barlume di gioia e vitalità . Ma tale dolore, tale sofferenza, non riguarda solamente un qualcosa di impalpabile, di irrazionale, insomma, non riguarda solamente i sentimenti. Un gruppo di ricercatori dell’Universita’ della California ha, infatti, scoperto un collegamento genetico tra il dolore fisico e il rifiuto sociale. Questo significa, secondo quanto riportato dalla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”, che la rottura di un rapporto puo’ essere davvero molto dolorosa anche a livello fisico. Gli scienziati hanno trovato che il gene ‘OPRM1′ (recettore mu per gli oppioidi), che regola i piu’ potenti antidolorifici del nostro corpo, e’ anche coinvolto nelle esperienze sociali molto dolorose. Una variazione di ‘OPRM1′, spesso associata al dolore fisico, e’ legata anche alla quantita’ di dolore sociale che una persona sente quando viene rifiutata. Alcune persone, in particolare, presentano una rara forma del gene e sono piu’ sensibili al rifiuto e quindi al dolore sociale. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i campioni di saliva di 122 volontari per capire quale versione del gene ‘OPRM1′, quella piu’ sensibile o meno, avevano i soggetti. In primis, i volontari hanno risposto a una serie di domande per misurare la propria sensibilita’ al rifiuto; successivamente, sono stati invitati a esprimere il proprio accordo o disaccordo con affermazioni tipo “Io sono molto sensibile a tutti i segnali di una persona che non vuole parlare con me”. Infine, i ricercatori hanno testato le emozioni di 31 volontari quando sono stati volutamente esclusi da un gioco al computer che prevedeva un scambio di una palla virtuale tra i partecipanti. “Le persone con la rara forma del gene del dolore, che hanno mostrato in precedenti lavori di essere piu’ sensibili al dolore fisico, hanno anche segnalato i piu’ elevati livelli di sensibilita’ al rifiuto e hanno dimostrato una maggiore attivita’ nella regione del cervello associata al dolore sociale quando sono stati esclusi”, ha spiegato Naomi Eisenberge, una delle autrici dello studio. L’importanza di tale studio deriva dal fatto che è la prima volta che degli scienziati sono riusciti a dimostrare che i geni coinvolti nel dolore fisico sono legati a loro volta a delle esperienze mentalmente dolorose, come quelle dovute ad una rottura amorosa.