Le calorie
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Il termine “caloria”, oggigiorno, è quantomai inflazionato. Eppure, nonostante il più che frequente uso che ne facciamo, sono davvero poche le persone che ne conoscono il reale significato.
La caloria, nella sua definizione scientifica, è la quantità di calore che serve ad alzare di un grado celsius (da 14,5° a 15,5°) un grammo di acqua pura a pressione costante. Normalmente, in nutrizione si usa un multiplo della caloria e cioè la “KCAL.” che corrisponde a 1000 calorie. In biologia, invece, si intende per caloria l’unità energetica del sistema biologico, e con questo termine viene indicata la quantità di energia utilizzabile contenuta negli alimenti.
I nutrienti, che si trovano in percentuali differenti in ciascun alimento, sono detti “energetici”, poichè forniscono le kcalorie all’organismo:
-1 grammo di proteine produce circa 4,5 calorie,
– 1 grammo di grassi produce circa 9 calorie,
– 1 grammo di carboidrati produce circa 3,75 calorie,
– 1 grammo di alcool etilico produce circa 7 calorie.
In linea di massima, per un individuo adulto le calorie presenti nella dieta, devono corrispondere al suo fabbisogno energetico, ossia la quantità di calorie necessaria a mantenere a lungo un buono stato di salute e un appropriato livello di attività fisica.
A tal proposito, è importante introdurre il concetto di “bilancio energetico”, ossia la differenza tra le Entrate, rappresentate dall’ingestione dei cibi energetici, e le Uscite rappresentate dal dispendio energetico dovuto per esempio all’attività fisica. Quando le entrate superano le uscite, il bilancio sarà positivo e questo significa che il soggetto mangia tanto e che a lungo andare potrebbe andare incontro a patologie gravi quali l’obesità . Quando le entrate e le uscite si equivalgono il bilancio è in equilibrio e questa è la condizione ottimale. Quando invece le uscite superano le entrate si avrà il problema inverso: mangiando poco mettendo l’organismo a rischio di malnutrizione.
Il fabbisogno energetico deve tenere conto del peso, dell’età e del sesso dell’individuo. Ma anche dell’ambiente, del clima, del tipo di attività svolta dall’individuo e dalle risorse disponibili.
Nelle tabelle nutrizionali, redatte dagli organismi e istituti di vari paesi, l’individuo è inteso come soggetto medio, sano, senza particolari caratteristiche costituzionali e svolgente un lavoro non troppo sedentario e nemmeno troppo faticoso.
Molti studiosi di nutrizione sostengono però che oggi non ha più senso parlare ancora di calorie. Si è dimostrato infatti come si perda più peso con una dieta basata su alimenti con basso carico glicemico dieta povera di grassi ma occorre ricordare che una dieta a base di proteine e grassi non è certamente sana.