Cellulite: impariamo a conoscerla
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Cellulite: un problema che affligge quasi tutte le donne, le quali sono sempre alle prese con creme pseudo miracolose, massaggi ed esercizi di ogni tipo. Eppure, sono davvero poche le persone che sanno che cosa realmente sia la cellulite.
La cosiddetta cellulite, il cui vero nome è panniculopatia edemato – fibro – sclerotica (P.E.F.S.), deriva dal un’alterazione del derma e dell’ipoderma. In condizioni ottimali, infatti, le cellule adipose, normalmente presenti nel tessuto sottocutaneo, funzionano da riserva di energia per l’organismo, che brucia grassi ogniqualvolta abbia necessità di combustibile. In caso di stasi del circolo venoso questa “riserva” diventa difficile da utilizzare, accumulandosi fino a comprimere i capillari sanguigni, già fragili, che iniziano a trasudare plasma dalle loro pareti, divenute porose. Il plasma si infiltra, così, fra le cellule, e con il tempo provoca un’ infiammazione del tessuto adiposo, con formazione di fibrosi dei tessuti sottocutanei: i capillari vengono ulteriormente compressi e il drenaggio dei liquidi in eccesso si fa sempre più difficile. Si innesca quindi un “circolo vizioso” che autoalimenta questa vera e propria patologia. L’insorgere della cellulite dipende da diversi fattori, che spesso si sommano fra loro ; alcuni di essi non sono eliminabili e sono quindi definiti primari (ad es. il sesso, la razza o la familiarità ), altri, detti secondari, sono collegati ad alcune fasi della vita, a patologie particolari o all’assunzione di farmaci; altri invece, possono essere definiti aggravanti, come, ad esempio, una cattiva alimentazione. Solitamente, si è soliti suddividere la cellulite in vari stadi:
1° STADIO (edematosa)
E’ caratterizzata dalla presenza di gonfiore (edema) dovuti al ristagno di liquidi nel tessuto e di accumulo di grasso e acqua nelle cellule. La cute è ancora tesa ed elastica ma si comincia ad avvertire un senso di pesantezza agli arti; se la cute viene compressa non rimangono “impronte”. E’ difficile riconoscerla ad occhio nudo.
2° STADIO (fibrosa)
A causa del cattivo drenaggio delle scorie accumulate e dell’insufficiente ossigenazione dei tessuti, le cellule di grasso rimangono imprigionate nei tessuti circostanti ed inizia il processo di fibrosi reattiva con formazione di fini nodulazioni che, se non contrastato, può evolvere verso lo stadio successivo in cui è facile la formazione di macronoduli.
L’epidermide assume un colorito spento, si arrossa se compressa e assume il cosiddetto aspetto “a buccia d’arancia” se viene stretta fra le dita. Spesso sono presenti capillari dilatati (teleangectasie), anche in forma ramificata. Sono tutti sintomi di cattiva ossigenazione, fragilità vasale e difficoltà a smaltire i grassi.
3° – 4° STADIO (sclerotica)
Vi è forte rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, con noduli aumentati e dolenti al tatto. La fibrosi iniziale si è trasformata in vera e propria sclerosi dei tessuti che hanno ingabbiato in grossi ammassi duri i micronoduli precedenti.
Il numero dei capillari dilatati, quasi sempre presenti, aumenta. Qua e là appaiono degli ematomi, segno di fragilità capillare; la superficie cutanea non è più omogenea e levigata ma presenta il tipico aspetto “a materasso”, è fredda al tatto a causa dell’insufficienza circolatoria, è dolente se viene toccata anche con modesta pressione e, se viene compressa, lascia una depressione che scompare solo dopo alcuni secondi: è la cellulite agli ultimi stadi!