Impariamo a dimagrire
Uno dei principali motivi per cui una dieta fallisce è, senza ombra di dubbio, la mancanza di risultati visibili. Insomma, spesse volte, nonostante si presti un’attenzione quasi maniacale al calcolo delle calorie, l’ago della bilancia non oscilla nemmeno di un millimetro.
Studi assai recenti, confermati anche dall’Istituto italiano di tecnologie, hanno scoperto una sorta di “complotto” tra infiammazione ed aumento di peso. L’infiammazione coinvolta nei processi di ossidazione ed invecchiamento precoce, infatti, provoca insulinoresistenza che, negli anni, potrebbe addirittura favorire la comparsa di malattie degenerative. Una alimentazione scorretta, quindi, può innescare un processo infiammatorio cronico che, non essendo neutralizzabile da una semplice dieta ipocalorica, impedirebbe ogni tipo di dimagrimento. Per fortuna, ulteriori ricerche, hanno scoperto come alcune sostanze, contenute nei cibi, possano aiutare ai fini di un effettivo e duraturo dimagrimento, facendo lavorare meglio i c.d. “geni pompieri”, attivandone, anche, l’effetto bruciagrasso.
Ma quali sono questi “grandi amici” dei geni pompieri!?
- Pesce azzurro – tra i suoi tanti benefici, grazie alla presenza degli Omega 3, promuove la produzione di antinfiammatori naturali, i c.d. eicosanoidi Pge3. Inoltre, stimolano l’attività dei Ppars, i preziosi interruttori antincendio, capaci di inibire il “cattivo” Nfkb.
- Frutti rossi – in quanto vera e propria miniera di resvatrolo, potente antiossidante, bloccano l’azione dei radicali liberi e lo stress cellulare ad essi connesso ma, anche, l’Nfkb, un pericoloso attivatore dell’infiammazione.
- Curry – anche questa spezia, grazie al contenuto di curcuma, è in grado di bloccare l’attivazione dell’Nfkb.
- Zenzero – questa radice, se utilizzata fresca od in polvere, disinnesca l’enzima ciclossigenasi 1, che favorisce la sintesi di pericolosi mediatori dell’infiammazione.
- Cacao – se amaro al 70% e privo di zucchero, è ricco di oleoletanolamide, un olio che, appunto, attiva i recettori Ppras.
Inoltre, è stato dimostrato che, anche, la distribuzione del grasso incide notevolmente sul “vizioso circolo infiammatorio”. Gli accumuli su cosce e glutei, favoriscono infiammazioni localizzate e problemi di circolazione e cellulite. Un eccesso di adipe sulla zona del decolletè, innalza il rischio di tumore al seno mente l’adipe viscerale è un pericolo tout court per la salute, essendo coinvolto nella produzione di sostanze, come l’interleuchina 6 e il Tnf, che infiammano l’organismo.
Per ottimizzare i risultati di un’alimentazione ricca degli alimenti sopra riportati, al fine di spegnere le infiammazioni localizzate, potrebbe risultare utile:
- Il massaggio Tuina, al fine di modellare e sgonfiare l’addome. Per tre minuti ogni mattina basta eseguire, con il palmo della mano, movimenti rotatori in senso orario, a ritmo costante.
- I fanghi anticellulite, come quelli del mar morto, acquistabili in erboristeria, che hanno un effetto disinfiammante e agiscono per osmosi, eliminando i ristagni.
- Gli addominali laterali, per assottigliare il girovita e snellire i fianchi. Bastano 3 serie da 15 ripetizioni al giorno, per ottenere e consolidare buoni risultati!