Mal di testa: combattiamolo in maniera naturale ma efficace!
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Il mal di testa: un problema che affligge sempre più gente e che, di solito, si acutizza negli stressanti e freddi mesi invernali. Le cause di questo dolore, purtroppo, possono essere tante e occasionali, così come può trattarsi di un mal di testa che si manifesta con una certa frequenza, la cosiddetta “cefalea essenziale”, che non sempre può essere ricondotta ad una causa precisa.
- Il mal di testa da sinusite, molto comune, è causato dall’accumulo di catarro a livello dei seni paranasali. Questa congestione, infatti, provoca senso di pesantezza che si localizza sulla fronte e sul contorno degli occhi. Dalla natura, tuttavia, possiamo ricavare del sollievo, in questo modo:
- Le irrigazioni nasali: sciogliete un cucchiaio di sale grosso in un bicchiere d’acqua. Aspirate il liquido con una siringa (senza ago) da 20 cc e irrigate le narici. Sentirete un leggero bruciore che dopo qualche secondo sparirà . L’acqua salata decongestiona la mucosa nasale fluidificando le secrezioni. L’operazione va ripetuta tre volte
- L’impacco: imbevete un panno in una soluzione composta da 1 cucchiaio di polvere di senape e 1 cucchiaio di farina di lino (che troverete in erboristeria) sciolti in una ciotola di acqua calda, strizzatelo e applicatelo sulla zona orbitale. Quando il panno si raffredda, riimmergetelo nella soluzione. Tutta l’operazione va eseguita per almeno mezz’ora. La polvere di senape riattiva la circolazione locale, producendo un benefico calore che fluidifica il muco. La farina di lino, grazie al suo contenuto di mucillagine, conserva più a lungo il calore.
Quando si soffre di tal tipo di mal di testa, andrebbero evitati alcuni alimenti, ossia: la mozzarella, la ricotta, la fontina, l’emmenthal. I latticini, infatti, di sovente stimolano la produzione di muco nelle mucose nasali, responsabili dell’ostruzione delle vie respiratorie.
- Anche quando si ha la febbre, molto spesso, a causa dell’aumento della temperatura, si può avvertire un forte senso di pesantezza alla testa. Può risultar utile, agire in tal modo:
- Le spugnature ai polpacci: avvolgete i polpacci con un asciugamano bagnato con acqua fredda. L’impacco sottrae calore e decongestiona il circolo sanguigno, contribuendo all’abbassamento della temperatura corporea. L’applicazione va eseguita per mezz’ora due volte al giorno finchè c’è la febbre, avendo cura che l’asciugamano sia sempre freddo.
- Le spugnature sulla fronte: bagnate un tovagliolo di cotone con una soluzione composta da 5 cucchiai di aceto di mele diluito in un litro di acqua fredda. Applicate il panno sulla fronte per mezzora, bagnandolo di tanto in tanto così che rimanga sempre freddo. L’aceto di mele, balsamico, libera le vie respiratorie.
Ovviamente, di dovrebbero assumere spremute di agrumi, ricchi di vitamina C, che aumentano le difese immunitarie dell’organismo, molta acqua per reidratare l’organismo e dei centrifugati di verdure, demineralizzanti e vitaminizzanti. Si dovrebbero evitare, invece, fritture, salumi, cibi piccanti, condimenti grassi ed alcolici per non affaticare la digestione.
- Forse il più comune dei mal di testa, è quello provocato dallo stress, il quale, infatti, può essere responsabile di una tensione muscolare involontaria. Come porre rimedio?
- Il massaggio: massaggiate con i polpastrelli la zona compresa tra l’occhio e la radice del naso per due minuti facendo piccoli movimenti circolari e stando preferibilmente sdraiati. Ha funzione rilassante, in quanto la stimolazione di questo punto favorisce la decontrazioni dei muscoli frontali e orbitali alleviando in questo modo la tensione.
Alimenti come i fagioli, le uova, le fave, il latte, le banane, sono ricchi di triptofano, un aminoacido che stimola il rilassamento contribuendo ad alleviare il mal di testa.
- Qualora, invece, la causa della vostra cefalea fosse una cattiva digestione, spesso legata ad abusi alimentari, affaticamento del fegato, stress o variazioni climatiche, e quindi nel caso in cui il dolore si localizzi tra l’occhio, il naso e la tempia, si dovrebbe agire in tal modo:
- Le compresse calde: mettete 200 g di fiori di achillea (reperibili in erboristeria) in un sacchetto di tela sottile che poi porrete nel cestello di una pentola a vapore affinchè diventi caldo e umido. Applicate sullo stomaco il sacchetto, avvolto in una pezza di lana, e una borsa di acqua calda per 15 minuti. Il calore rilassa la muscolatura dello stomaco dando un’immediata sensazione di benessere, grazie all’achillea che produce un effetto calmante, decongestionante e antispastico.
- La tisana: preparate una tisana con un pizzico di anice, uno di verbena, uno di menta: lasciate le erbe in infusione in una tazza di acqua bollente per 5 minuti. Bevetene 2-3 tazze dopo i pasti o quando vi sentite appesantiti. Queste erbe stimolano la secrezione dei succhi gastrici e della bile favorendo la digestione.
- L’infuso: prendete un limone, lavatelo accuratamente e tagliatene la scorza. Mettete due scorze abbastanza grandi in un pentolino d’acqua calda e lasciatele bollire per circa 2 minuti. Versate l’infuso in una tazza e, se lo desiderate, aggiungete un cucchiaino di zucchero. Bevete ben caldo. Questo antico rimedio, chiamato tradizionalmente “canarino” è un ottimo digestivo sia per i piccoli che per i grandi. La buccia del limone contiene degli olii essenziali che si sprigionano nell’acqua durante l’ebollizione, dando all’infuso un piacevole aroma e favorendo la digestione.