il Colostro per lo sport
Il colostro è il primo latte prodotto dal seno materno, dopo il parto. Negli umani viene anche chiamato “la prima vaccinazione del bambino”, poiché, rispetto al latte materno maturo, contiene un maggior quantitativo di proteine, anticorpi, vitamine, ormoni, sali minerali e fattori della crescita. Il colostro bovino, però, risulta essere quattro volte più ricco di sostanze immuno-regolanti, rispetto al colostro umano tanto che, nelle ultime Olimpiadi di Londra 2012, è stato prescritto al team inglese dallo staff medico, considerandolo “l’arma segreta”, capace di migliorare in toto le prestazioni sportive della Nazionale.
D’altronde, già nelle Olimpiadi del 2004, la Nazionale Olimpica Australiana, che era stata sottoposta al colostro, era riuscita a conquistare il numero massimo di medaglie della sua storia, superando addirittura la nazionale cinese.
Recenti studi effettuati su ciclisti e giocatori di calcio, inoltre, hanno evidenziato che la presenza di fattori della crescita nel colostro non solo coadiuvano il metabolismo degli zuccheri e la stimolazione della sintesi proteica, rallentandone anche la disgregazione, ma aumentano anche la forza, la densità ossea ed il tono muscolare, oltre ad accelerare i tempi di recupero, incrementando resistenza e vitalità. I TGF alfa e beta, ossia il fattore di crescita trasformante, sono anche in grado di stimolare la riparazione di RNA, DNA e delle fibre muscolari, sottoposte a stress e danneggiamenti negli atleti.
Una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine (2004) ha anche evidenziato che i TGF alfa e beta aumentino significativamente l’apoptosi, influendo così sulla scomposizione e sul riassorbimento osseo; l’EGF, ossia il fattore di crescita epiteliale, e l’FGF, ossia il fattore di crescita dei fibroblasti, incrementano la guarigione della cute mentre l’IGF1, ossia l’insulina-like growth factor 1, promuove di per sé la crescita muscolare.
Il colostro, dunque, in virtù di questi fattori di crescita, può sia accelerare la guarigione muscolare, dei legamenti e dei tendini, che agire sull’osteoporosi e sul tessuto nervoso.
Il Comitato Olimpico Internazionale ha riconosciuto il colostro come sostanza NON dopante ed inoltre, nonostante il colostro bovino presenti maggiori quantità di IGF1 rispetto a quello umano, non presenta i pericolosi effetti collaterali degli steroidi e degli anabolizzanti, rispetto ai quali, però, risulta esser molto più potente.
Ricco di anticorpi, il colostro, stimolando l’immunità, aiuta l’atleta a difendersi dalle malattie infettive, dalla sindrome dell’intestino permeabile, frequente negli atleti che assumono quantità elevate di proteine, ad accelerare la guarigione di eventuali lesioni causate dalla sua attività, diminuendo il tasso ematico di creatinfosfochinasi, ed anche a non cadere in stati depressivi post esercizio fisico estremo.
Questa azione cosiddetta “immuno modulante” è stata scientificamente dimostrata tramite studi eseguiti su maratoneti: dopo tre ore di corsa i loro globuli bianchi erano diminuiti in misura minore, le cellule killer avevano una conservata attività ma, soprattutto, si è registrata una minore incidenza di infezioni delle alte vie respiratorie, così comuni nei maratoneti nelle settimane precedenti e posteriori alla maratona.
Numerose sono le documentazioni scientifiche che attestano la validità del colostro nelle attività sportive. Tra i molti, segnaliamo lo studio eseguito da Cecilia Shing, pubblicato nel 2006 sul British Journal of Sports Medicine, su un gruppo di ventinove ciclisti di sesso maschile. A dieci settimane dal test, a metà degli atleti venne somministrato il colostro, all’altra metà un placebo composto da 10 g di proteine del serio del latte. I risultati sono stati valutati dopo cinque giorni di allenamenti ad alta intensità ed un test finale su 40 km. Dallo studio è emerso che il gruppo sottoposto a colostro non solo aveva avuto un miglioramento sulla prestazione ma aveva anche mantenuto alta la soglia ventilatoria, nonostante la gara ed i cinque giorni consecutivi di allenamento ad alta intensità.
Nel 2002, un altro studio pubblicato sul J Sport Nutr Metab Excerc ha valutato l’effetto del colostro su giocatori di hockey professionisti, 17 di sesso femminile e 18 di sesso maschile. Dagli esiti è emerso un notevole miglioramento delle prestazioni rispetto al gruppo placebo.
Possiamo dunque concludere che il colostro utilizzato da atleti professionisti, vincitori di medaglie olimpiche, rugbisti, ciclisti etc., così come pubblicato nel mese di Febbraio 2012 sull’American Journal of Physiology, aumenta la massa muscolare magra, favorisce la combustione dei grassi ed il trasporto di glucosio nei muscoli, accelera la velocità di guarigione e di recupero dei tessuti danneggiati, riduce i radicali liberi, aumenta i livelli di serotonina e di dopamina, tutte sostante che incrementano la concentrazione ma, soprattutto, è ammesso dal CIO, non interferisce con altre sostanze ed è anallergico.
NB
Negli atleti, la dosa consigliati risulta essere:
5 g al dì nei periodi di leggera attività fisica
10 g al dì nei periodi di allenamento intenso
15 g nel giorno precedente e nel giorno della competizione
Le dosi possono essere aumentate sino all’assunzione di 20 g al dì.