Mangiare l’anguria fa bene
Qualche cenno storico!!
L’anguria, conosciuta anche come cocomero, è una pianta annuale con fusto erbaceo rampicante, che appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee come la zucchina, la zucca e il melone. Il nome botanico della pianta è Cucumis citrullus.È uno dei frutti più grandi che arriva sulle nostre tavole: un’anguria può arrivare a pesare anche 15-20 kg.
Dal punto di vista botanico può essere definita una falsa bacca o peponide: un frutto rivestito da un pericarpo duro, ovvero la buccia, e un endocarpo carnoso, morbido, acquoso e ricco di semi, cioè la polpa.
Si tratta di un frutto estivo la cui coltivazione è molto diffusa nelle campagne delle nostre pianure, tuttavia la pianta è originaria dell’Africa tropicale e meridionale. La coltivazione del cocomero in Europa, tipicamente negli stati del sud del continente, è iniziata nel tredicesimo secolo.
Coltivazione e varietà
Le piantine giovani vengono messe a dimora in terra tipicamente tra aprile e maggio, così i frutti maturi possono essere raccolti tra luglio e agosto. In commercio sono disponibili diverse varietà di anguria: anche il consumatore se ne può rendere conto semplicemente osservando le caratteristiche morfologiche dei frutti.
Ci sono angurie allungate e marcatamente striate, in genere le prime a giungere a maturazione, quindi angurie tonde con la buccia verde scuro uniforme, mini-cocomeri con la buccia striata di verde chiaro e del peso massimo di 2-3 Kg e, infine, esemplari senza semi di pezzatura media – 4-8 kg – o piccola e del peso massimo di 3 Kg. Meno noti e diffusi sono i cocomeri a polpa gialla.
Caratteristiche nutrizionali
L’anguria è un frutto poco calorico, la polpa è costituita per il 93% da acqua e, infatti, una porzione da 100 g apporta solo 16 kcal. Ha un contenuto del tutto trascurabile di grassi e proteine e contiene solo 0,2 g di fibra alimentare ogni 100 g di polpa. Le calorie sono per lo più apportate dallo zucchero: per questo motivo non è un frutto adatto al consumo da parte dei pazienti diabetici.
La polpa di anguria è dissetante e remineralizzante: contiene buone quantità di potassio, fosforo e magnesio. L’anguria è anche una buona fonte di vitamine antiossidanti come A e C, nonché vitamine del gruppo B, soprattutto B6.
Una delle caratteristiche benefiche più riconosciuta all’anguria è l’efficacia diuretica: come tutti gli alimenti ricchi di potassio e poveri di sodio, il regolare consumo di cocomero è consigliato a chi soffre di ritenzione idrica. In più, la stimolazione della diuresi facilita l’eliminazione delle scorie in eccesso.
Considerato lo scarso apporto calorico a fronte di un buon potere saziante, l’anguria è tra la frutta più consigliata a chi segue un regime ipocalorico a scopo dimagrante.
Come consumare l’anguria
Il modo migliore di assicurarsi le benefiche qualità di questo frutto è mangiarlo fresco e al naturale. Tuttavia è ottimo anche per la preparazione di frullati di frutta fresca e centrifughe al naturale. Vista l’abbondante quantità di acqua contenuta nella polpa, la preparazione del succo d’anguria è semplice e si può fare con un comune frullatore senza necessariamente aggiungere altri liquidi.
Il succo al naturale, frullato fresco e versato negli appositi stampi, può essere impiegato per preparare rinfrescanti e dissetanti ghiaccioli, adatti anche ai bambini.